Geisha: Una Sugar Baby orientale?
Esistono numerosi motivi che portano milioni di turisti da tutto il mondo a visitare ogni anno il paese del Sol Levante. Infatti questo è un luogo dove tradizione e modernità si mescolano di continuo e il confine tra mito e realtà sembra a tratti sparire. Per questo appare agli occhi dei visitatori come un luogo spesso magico e quasi surreale.
Una delle figure che forse più di tutte affascina coloro che si approcciano alla cultura giapponese è quella delle Geisha. Infatti il mistero che avvolge queste donne, depositarie di secoli di tradizioni rappresenta un mondo che ai nostri occhi di occidentali pare ancora inaccessibile.
Chi è la Geisha
Il termine giapponese Geisha, può essere tradotto in italiano come “artista”. Infatti si tratta di una figura femminile nata in Giappone alla fine del XVIII secolo e volta ad intrattenere il pubblico con esibizioni di danza o attraverso incredibili doti comunicative.
Le Geisha, infatti, sono donne dotata di spiccata intelligenza, molto istruite, dotate di grande talento in varie forme d’arte e estreme conoscitrici dell’arte del conversare.
L’interpretazione erronea
Il termine Geisha si conobbe in occidente a seguito della seconda guerra mondiale. Infatti furono i soldati americani che, arrivati in Giappone, confusero con questa figura artistica con quella della oiran (prostituta giapponese di alto borgo) perché, non essendoci un equivalente nella cultura americana, non potevano ben comprendere la differenza tra le due.
Per questo troviamo spesso nella letteratura occidentale, così come nel cinema, l’immagine della Geisha associata alla compravendita di prestazioni sessuali.
Il che parrebbe assurdo dato che per lungo tempo alle Geisha fu vietato di avere relazioni amorose di alcun tipo con gli uomini, sebbene non fosse da escludere che la cosa potesse avvenire in modo clandestino.
Tuttavia capitava di frequente che un uomo particolarmente ricco decidesse di avere un ruolo di favore nella vita della Geisha. Quindi diventava suo mentore finanziandole l’istruzione ed acquistandole costosi abiti. In questo caso, tale uomo veniva definito Danna e i due potevano intraprendere una relazione, la quale, tuttavia, non doveva essere necessariamente di natura sessuale.
Il segreto del suo fascino
Come abbiamo già visto, le Geisha erano donne dalle spiccate doti artistiche e comunicative. Erano infatti maestre nelle arti e possedevano quel fascino che nessuna altra donna dell’epoca aveva.
Questo perché l’accesso all’istruzione era solamente una prerogativa maschile, di conseguenza era difficilissimo trovare una donna comune dotata di così tanta eleganza e con la quale poter conversare di arte e di cultura.
Le Geisha controbilanciavano, quindi, una figura femminile che la società stessa dell’epoca aveva reso mancante. Il fascino che quindi emanavano derivava proprio da questa differenza. Venivano viste come muse, esseri quasi trascendentali, in quanto incantavano con il loro corpo e con le loro parole. Erano inoltre esseri irraggiungibili il più delle volte perché non gli era permesso intrattenere relazioni con i clienti.
Cosa ha in comune con la moderna Sugar Baby?
La figura dell’antica Geisha e della moderna Sugar Baby sono due figure che, in un certo senso, possono essere messe a paragone.
Il rapporto che la Geisha aveva tradizionalmente con il suo Danna, ricorda molto la relazione Sugar Baby – Sugar Daddy. Infatti si tratta sempre di una relazione di reciproco vantaggio, la quale non implica necessariamente l’avere rapporti sessuali.
Inoltre entrambe sono state soggette a false interpretazioni perché messe a paragone con una figura femminile che non le rispecchiava.
